Il “cantiere Italia” ha bisogno di tecnici

PROFESSIONE GEOMETRA
dall’università al lavoro

Edilizia e territorio sono i settori sui quali i giovani devono puntare per assicurarsi un futuro professionale: gran parte dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono destinati a progetti di riqualificazione del patrimonio immobiliare e di rigenerazione urbana.

La pubblica amministrazione e gli enti locali (comuni, città metropolitane, comunità montane, regioni e provincie autonome) potranno disporre – nel quinquennio 2021/2026 – di 66,4 miliardi di euro per rilanciare lo sviluppo economico e sociale del Paese, tutelando, al contempo, la sostenibilità ambientale e l’identità del territori.

La pubblica amministrazione e gli enti locali – ai quali è affidata la gestione diretta delle risorse – sono gli interlocutori privilegiati del geometra laureato, il titolo accademico che si consegue dopo aver terminato con profitto il corso di studi professionalizzante e abilitante “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio” (classe L-P01).

Grazie alle competenze acquisite in un percorso formativo della durata di tre anni, che integra lo studio delle discipline di base con  numerose ore di attività laboratoriali e di tirocinio formativo, il geometra laureato potrà essere protagonista della transizione ecologica e digitale, grazie ai numerosi ambiti lavorativi e professionali associati a questa laurea abilitante di nuovissima concezione, strutturata per colmare il gap tra università e lavoro (il Centro Studi di Banca d’Italia denuncia la mancanza di 375mila profili tecnici per realizzare le opere previste dal PNRR), e per ridurre i tempi di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, peraltro ad una età in linea con la media europea: 22 anni, grazie alla valenza abilitante del titolo accademico.

Il tasso di occupabilità del geometra laureato è particolarmente elevato: rientra, infatti, tra i profili tecnici maggiormente richiesti dal mondo del lavoro, sempre più stimolato ad adottare modelli produttivi e di business in linea con le politiche ambientali e legislative dell’Unione Europea, segnatamente per ciò che concerne la riduzione delle emissioni nette di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, per diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050.

A questi obiettivi guarda anche il mondo della finanza, sempre più orientato all’offerta di prodotti di investimento sostenibili, in linea con i criteri ESG (Environmental, Social, Governance).

I primi laureati in “Tecnologie Digitali per l’Edilizia e il Territorio” a Padova

Proclamati all’Università degli Studi di Padova i primi sei laureati del corso triennale professionalizzante in “Tecnologie Digitali per l’Edilizia e il Territorio”, classe L-P01, abilitante alla professione di geometra laureato. 

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