Dalla messa a terra dei fondi del PNRR attesi 970mila occupati in più entro il 2028: il 10% nel settore “costruzioni e infrastrutture”

Nel medio-termine (2024-2028), la crescita dello stock occupazionale sarà compresa tra 405mila e 832mila unità: la stima è contenuta nell’aggiornamento delle previsioni occupazionali e professionali in Italia elaborato dal sistema informativo Excelsior. La “spinta” è dovuta in larghissima parte agli effetti positivi diretti generati dalla “messa a terra” dei fondi del PNRR, che grazie agli effetti indiretti potrebbero fare salire il numero degli occupati a 970mila.

Tra i settori maggiormente beneficiati quello delle “costruzioni e infrastrutture”, capace di assorbire circa il 10% dell’impatto complessivo del PNRR, che a sua volta necessiterà di un’ampia platea (circa il 38%) di personale con formazione terziaria per la gestione dei progetti.

È quanto si legge, tra l’altro, nell’aggiornamento del rapporto del Sistema Informativo Excelsior “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)”, fonte: “Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior”.

Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)

Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior